Il nome Reiki deriva dalla pronuncia di due caratteri giapponesi che descrivono l'energia in sé: '霊 rei' (significante 'l'aldilà' o 'spirituale') e 気 ki (in cinese qi, qui nel significato di 'energia' o 'forza vitale').
La
storia del Reiki è stata alterata e tenuta nascosta per oltre
mezzo secolo. Non esiste una storia ufficiale che racconta il percorso
di Usui poiché per molti anni se ne sono perse le tracce. Il
Reiki fu riscoperto all’inizio del secolo scorso in Giappone da
Mikao Usui che nacque il 15 agosto del 1865 nel villaggio di Tianai nella prefettura di Gifu.
Usui da bambino studiò in un monastero Tendai onorando
la tradizione religiosa buddhista della sua famiglia. Crescendo ebbe la
possibilità di visitare alcuni Paesi occidentali e la Cina.
Già all’età di dodici anni si appassionò a diverse arti marziali diventandone egli stesso praticante.
Era un giovane creativo, dotato di molti talenti e grande sensibilità, si dedicò in particolare al Kiko, una variante del Qi Gong. Morihei Ueshiba (il Maestro che ha ideato l’Aikido) era suo amico; conosceva Gichin Funakoshi (padre del moderno Karate); e anche Gigoro Kano (padre dello Judo). Proseguendo nel suo percorso divenne inizialmente un uomo d’affari e fu assunto come consulente speciale da un potente personaggio politico dell’epoca. Si sposò, ebbe due figli e continuò a viaggiare molto, sia in Giappone che all’estero. Aumentò così il suo bagaglio culturale e la sua esperienza guadagnando fama e rispetto. Infatti la sua vasta cultura lo portò a ricevere l’onorifico titolo di “dottore”.
Si dice che fosse un uomo riflessivo, vigile e presente a se stesso ma anche molto sensibile; si dilettava nella filosofia e psicologia; era amante della lettura e scriveva lui stesso poesie. Aveva acquisito nel tempo ottime cognizioni sia di medicina che di varie pratiche tradizionali di guarigione. Queste doti, e la voglia di essere più vicino alla sua famiglia, lo portarono alla scelta nel 1914 di diventare un monaco laico Tendai. Fu la scelta che lo portò sempre più ad immergersi nella ricerca dello spirito e dell’essenza dell’uomo.
Diventò uno dei massimi esperti e praticanti di Kiko del suo paese e poi avvenne la svolta.Durante un ritiro spirituale prolungato nel tempio sul sacro monte Kurama, dopo 21 giorni di digiuno e meditazione, all’improvviso percepì il fluire di un’energia nelle sue mani nettamente diversa dalla sua. Percepì subito che non si trattava solo del suo KI ma che era entrato in risonanza con il Tutto. Secondo Hiroshi Doi questa esperienza gli fece scoprire che lo scopo ultimo della vita era “Anshin Rytsu Mei”. Scoprì lo stato mentale della pace totale in cui si scopre cosa fare della propria vita e non si è turbati da nulla.
Usui iniziò subito a sperimentarne gli effetti prima su se stesso, poi su amici e familiari..
Si rese conto che accelerava il processo di guarigione di moltissimi
disturbi a tutti i livelli (corpo, mente e spirito). Dati gli enormi
benefici che ne derivavano sentì
ben presto il bisogno di renderlo accessibile e diffonderlo a tutti. Fu
così che mise a punto un modo per risvegliare alle persone
quella capacità innata e dimenticata di riequilibrarsi con le
proprie mani (l’attivazione). Nacque così il “metodo di guarigione spirituale di Mikao Usui” (Reiho).
NB: Da reperti recenti, si è scoperto che la Leggenda di Usui che si ritirò sul monte Kurama fu una mezza verità
Usui prese realmente alcuni simboli cinesi da alcune "bibblioteche antiche" e ne ricavò modificandone, i simboli tutt'ora utilizzati nel Reiki, simboli che acquisirono un valore di potenza e riequilibrio caratteristici di questa disciplina
L’insegnamento di Usui differiva in modo notevole dal Reiki praticato oggi in occidente: era concepito come un vero e proprio cammino di crescita spirituale. Il suo metodo mirava al rafforzamento del senso della presenza e della consapevolezza con lunghe meditazioni e gli allievi lo apprendevano in modo molto intuitivo. Per Usui la pratica costante del Reiki favoriva sopratutto l’armonia; l’equilibrio e la disciplina interiore; il maggior contatto ed ascolto di sé. Aveva lo scopo spirituale di riavvicinare il praticante alla realizzazione di Sé stesso: favoriva il riconoscimento della natura spirituale dell’uomo.
Nel 1922 Usui diede vita all’Organizzazione del Metodo Reiki di Usui (Usui Reiki Ryoho Gakkai) di cui fu il primo presidente. Teneva seminari per l’apprendimento dei vari livelli in cui aveva suddiviso didatticamente il suo Metodo di guarigione naturale e aprì a Tokyo una clinica in cui offrire trattamenti di Reiki. Molti furono coloro che vollero sottoporsi ai suoi trattamenti, compiendo anche lunghi viaggi e aspettando per parecchio tempo il loro turno di riceverli. Inoltre Usui iniziò ad avere un numero sempre maggiore di allievi.
Nel settembre 1923 il terribile terremoto di Kanto portò grande distruzione nella città di Tokyo, ci furono numerose vittime ed un elevato numero di feriti. Usui e i suoi collaboratori non esitarono e cominciarono subito a curare moltissime persone. Diventò rapidamente noto e ricevette inviti da numerose città del Giappone. Nel 1925
la sua clinica divenne addirittura troppo piccola e così decise
di trasferirsi a Nakano dove realizzò una clinica più
grande e capiente.
Il governo conferì a Mikao Usui la rara onorificenza Kun San To,
un riconoscimento dell’imperatore per i suoi meriti, per essersi
distinto nella cura dei malati. Mentre si trovava a Fukuyama si
ammalò (ebbe il suo terzo ictus) e, il 9 marzo del 1926, morì ad appena 61 anni dopo aver già formato circa 2000 allievi e 14 insegnanti in soli 4 anni.
Dopo la morte di Usui Chujiro Hayashi, suo allievo e medico della Marina Militare giapponese, aprì una propria scuola ed una Clinica Reiki dove si ricoverò nel 1935 Hawayo Takata, una giapponese residente nelle Hawaii tornata in patria per curarsi. Contro ogni aspettativa dei medici guarì dal suo male e decise di fermarsi per imparare il Reiki ed aiutare Hayashi. Rimase naturalmente “folgorata” dal Reiki e diceva spesso: “fate Reiki, fate Reiki, Reiki e Reiki, poi capirete!”.
A volte il Reiki è criticato da chi non l’hai mai conosciuto, da chi non può comprendere, visto che non lo pratica e sperimenta, quanto grande e semplice sia questa splendida tecnica!
Tornata nelle Hawaii la Sig.ra Takata iniziò ad operare come guaritrice naturale e fu successivamente raggiunta da Hayashi che nel 1938 la iniziò all’insegnamento. Fu così che divenne la terza insegnante nota nella linea di successione di Usui ed il Reiki iniziò ad essere praticato fuori dal Giappone.
Vivendo negli USA dovette relazionarsi con un mondo ostile alla sua cultura di origine: erano gli anni della seconda guerra mondiale, anni in cui gli USA e il Giappone erano nemici. Senza contare che, in un paese puritano come gli Stati Uniti, la religione buddista non era ben vista. Decise di mantenere un profilo molto basso e probabilmente per questi motivi iniziò a raccontare una storia del Reiki alternativa: una falsa storia di Usui “occidentalizzata”, affermando che fosse un monaco cristiano e che aveva studiato in università occidentali. Finita la guerra divenne una celebre guaritrice, viaggiò negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, insegnando e curando.
Trovandosi immersa nella cultura occidentale, modificò in parte gli insegnamenti ricevuti eliminando tutto ciò che era molto giapponese e non strettamente inerente alla tecnica. Introdusse i trattamenti e gran parte delle posizioni standard usate ancora oggi, da questo momento in poi si ha una frattura definitiva con il Reiki delle origini.
Nel 1970 iniziò ad addestrare altre persone al livello Master,
come volle chiamarlo lei, e fu così l’unica maestra di
Reiki conosciuta in occidente fino al 1976. La Takata aveva lasciato un
ultima regola giapponese per la quale solo il capostipite potesse fare
nuovi insegnanti. Così nel 1980, alla sua morte, si contavano
solo 22 insegnanti che in seguito si riunirono per toglierla. Furono
introdotte modifiche successive in base al progredire
dell’esperienza pratica e prese così forma una tecnica che per la sua semplicità oggi ha potuto affermarsi in tutto il mondo.
Da allora il Reiki ha avuto una corsa inarrestabile, ed in poco
più di 30 anni si è diffuso in tutto il mondo, entrando
negli ospedali, nelle ambulanze, nelle scuole. Praticamente ovunque.
PROBLEMI FISICI:
PROBLEMI PSICOLOGICI:
IL REIKI E' UTILE PER I SEGUENTI CASI: